Curiosità storiche della Tormalina
Talmente bella da aver fatto innamorare o esser stata capace di ingannare perfino le case reali più potenti del mondo, la tormalina vanta anche un’aneddotica affascinante: molti dei rubini incastonati nella corona russa sono stati riclassificati come tormaline, mentre l’ultima imperatrice cinese, Dowager Tzu Hsi, si era assicurata una riserva pressoché inesauribile della sua variante preferita, la tormalina rosa, acquistandone addirittura una tonnellata da una miniera della California (per inciso, tutt’ora in attività).
Lo Smithsonian Institution di Washington custodisce tre tra le tormaline più belle al mondo: una gemma rosa della Manciuria da 111 carati e due tormaline gialle color champagne da 125 e 173 carati.
Impossibili da non citare come alcune delle espressioni più affascinanti di questa pietra, sono infine diverse sculture e incisioni cinesi e russe, conservate nelle principali collezioni del mondo.
Un’ultima curiosità: mentre le tormaline rosa e verdi sono disponibili in quantità discretamente elevate, le varianti blu sono pressoché introvabili.
Come mai?
Questa scarsità deriva dall’enorme successo che la variante blu ha conosciuto al momento della sua scoperta: nel 1989 venne identificata una varietà di tormaline blu o verdi dal corpo incredibilmente luminoso, mai viste in precedenza.
La tormalina paraiba, così venne battezzata la nuova variante, generò immediatamente un picco di richieste tale da far impennare il costo delle pietre più belle, portandolo ad un costo oltre 10.000$ al carato. Ovviamente tutti corsero ad accaparrarsi gli esemplari migliori, e questo spiega come mai, a trent’anni di distanza dal loro primo rinvenimento, la tormalina paraiba sia pressoché introvabile.