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Respirazione terapeutica: come si fa a cosa serve

La respirazione consapevole terapeutica: esercizi

respirazione consapevole terapeutica

Il potere della respirazione consapevole terapeutica

Come ben sappiamo, la respirazione è un processo fondamentale per la vita di tutti noi, ma spesso non ce ne rendiamo conto.

Siamo talmente abituati a respirare che diviene un fatto meramente meccanico e involontario e facciamo ben poco per influire positivamente su di essa e trarne tutti i benefici possibili.

Eppure anche se possiamo resistere alcuni giorni senza mangiare e senza dormire, non potremmo vivere senza respirare.

Con la respirazione l’organismo umano si procura l’ossigeno necessario alle proprie cellule ed elimina l’anidride carbonica prodotta dal metabolismo tessutale. Il sangue è il veicolo per il trasporto dell’ossigeno e dell’anidride carbonica.

Un efficiente rifornimento di ossigeno al sangue e una rapida eliminazione dell’anidride carbonica sono assicurati dallo scambio dei due gas nei polmoni. Il fatto che l’aria giunga di continuo nei polmoni è essenziale per vivere. Lo scambio dei gas è assicurato proprio dai movimenti respiratori.

L’importanza di una corretta respirazione

Durante l’inspirazione si ha un aumento di volume del torace e aumenta la quantità d’aria contenuta nel polmone; al contrario, durante l’espirazione la gabbia toracica diminuisce di volume e i polmoni espellono gran parte dell’aria viziata che contengono.

Il movimento di espansione della gabbia toracica durante l’inspirazione è determinato dall’azione di alcuni muscoli.

Per la contrazione di questi muscoli (tra i quali gli intercostali esterni), le costole si sollevano e si portano in avanti e in fuori, facendo così aumentare il diametro del torace.

Ma l’azione più importante è quella del diaframma. Infatti questo muscolo, contraendosi si abbassa e permette l’aumento del diametro verticale del torace.

Durante l’espirazione la capacità della gabbia toracica diminuisce, in quanto il diaframma rilasciando se stesso, si solleva e le costole, grazie ai muscoli espiratori (la porzione interossea dei muscoli intercostali interni, il muscolo retto e i muscoli obliqui dell’addome) si abbassano.

L’espirazione è anche passiva. Infatti le strutture legamentose della cassa toracica e i polmoni si distendono elasticamente durante l’inspirazione e si caricano di energia potenziale; nell’espirazione, questa energia riporta la cassa toracica e i polmoni alla dimensione di partenza.

Cosa influisce sulla respirazione?

Molti fattori tra i quali lo stress, il movimento fisico, i gesti abituali del vivere influiscono sulla respirazione.

Quando non respiriamo correttamente il nostro organismo ne risente; ogni organo è connesso con tutti gli altri, direttamente o indirettamente: il nostro corpo è un’unità.

Così se una parte funziona male, anche le altre ne risentono con conseguenze negative su tutto l’organismo. Una delle cose più importanti, per avere buona salute, è imparare a respirare bene.

Respirare correttamente ha effetti positivi sull’intero organismo.

Come eseguire la respirazione terapeutica

respirazione terapeutica

La respirazione terapeutica: come si fa

Per imparare come eseguire correttamente la respirazione terapeutica vi suggerisco di sdraiarsi supini su di un letto duro senza cuscino o sul pavimento sopra ad una coperta, tenendo le braccia rilassate lungo il corpo ed i piedi leggermente divaricati.

  • Mettetevi in posizione supina
  • Da sdraiati espirate completamente con la bocca socchiusa
  • Poi inspirate lentamente col naso, cercando di riempire la parte bassa, poi la parte media e poi la parte alta dei polmoni espandendo il torace ed estendendolo verso l’alto addome (la pancia va in fuori).
  • Quindi trattenete il respiro, cioè fate una pausa a polmoni pieni, per tre secondi contando mentalmente.
  • Espirate lentamente con la bocca socchiusa contraendo l’addome (pancia in dentro) e diminuendo il volume del torace fino a che non avrete espulso tutta l’aria dai polmoni.
  • Fate una pausa di tre secondi a polmoni vuoti contando mentalmente, tenendo l’addome in dentro.

Questo è un ciclo di respirazione terapeutica.

Esercitatevi nella respirazione stando sdraiati fino a quando non l’avrete imparata bene e senza sforzo. Poi provate in piedi o seduti.

La tecnica è la stessa, ricordatevi però di assumere una posizione comoda, di tenere il busto eretto, ma non rigido e di respirare possibilmente attraverso il naso.

Note:

  • cercate di rimanere rilassati durante le fasi della respirazione ed in modo particolare durante l’inspirazione(pancia in fuori)
  • Nella respirazione terapeutica la fase espiratoria è normalmente più lunga di quella inspiratoria.
  • Effettuate la respirazione sempre attraverso il naso. Solo agli inizi, se vi riesce difficile, espirate dalla bocca socchiusa e inspirate dal naso
  • Fate attenzione se siete in piedi a non andare in iperventilazione, soprattutto se non siete abituati, perché potreste perdere l’equilibrio, naturalmente le prime volte quando non siete abituati.
  • Se volete lavorare sul chakra anche coi cristalli, vi consiglio un bel pezzo di lapislazzuli oppure una bella azzurrite.

Capire come impostare una corretta sessione di respirazione terapeutica vi è stato utile?

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2 Comments

  • Salvatore ha detto:

    per quanto tempo bisogna fare questa tecnica..20 minuti o mezzora..grazie

    • AMetis® ha detto:

      Buongiorno, l’importante è imparare bene la tecnica, poi può farla per il tempo che ritiene necessario.
      Dovrebbe diventare buona abitudine respirare in questo modo, (naturalmente in modo non così forzato) anche nel quotidiano.
      Una respirazione contratta non permette di essere liberi e sereni.
      Se applicata costantemente si può fare anche sul letto la sera prima di addormentarsi per un sonno migliore, oppure alla mattina appena svegli per affrontare al meglio la giornata.

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